venerdì 12 febbraio 2010

CACCIA, SPUNTA LA DEPENALIZZAZIONE DEI REATI

“AL PEGGIO NON C’E’ FINE”
La situazione parlamentare sulla caccia appare ormai intollerabile.

“Sembra proprio che al peggio non ci sia fine”. E’ il commento della LIPU-BirdLife Italia alla notizia delle proposte di depenalizzazione di gravi reati venatori a firma di alcuni parlamentari dell’Italia dei Valori.

“A pochi mesi dall’emanazione di una nuova direttiva dell’Unione Europea – dichiara Elena D’Andrea, Direttore generale LIPU-BirdLife Italia - che chiede di rafforzare gi strumenti penali contro le azioni a danno della fauna e della natura, ecco che, a prima firma dell’Onorevole Cimadoro dell’Italia dei Valori, sbuca una proposta di depenalizzazione dei peggiori reati venatori, tra cui la caccia a specie superprotette, quella nei giorni di silenzio venatorio e, udite udite, quella della caccia a stagione chiusa.

“Il che – prosegue D‘Andrea - sembra proprio fare il paio con le richieste di allentamento delle regole venatorie che vedono protagonista la piccola ma combattiva lobby dei cacciatori in Parlamento. Che questo accada nel Paese con altissimo tasso di bracconaggio e per giunta nell’Anno Internazionale della Biodiversità, è un fatto che lascia francamente interdetti. Ma è ormai tutta la situazione parlamentare sulla caccia che appare intollerabile.

“L’Onorevole Di Pietro – conclude il Direttore generale LIPU - spieghi come si concilia una simile proposta con il principio del rispetto della legalità, e come intende pronunciarsi il suo gruppo parlamentare sull’inqualificabile manovra di caccia selvaggia in atto in Parlamento”.